Aree tematiche
18/11/2020
Seduta Consiliare del 17 novembre 2020
Dopo ampia e intensa discussione, il Consiglio comunale, con 14 voti favorevoli e 5 contrari, ha adottato il Piano Urbanistico Generale.
Il Sindaco Fabrizio Quarto ha parlato di giornata importante per Massafra, soffermandosi sul duro lavoro svolto, anche se passaggio intermedio, con tutti i mezzi disponibili per redigere il PUG, che giunge per ammodernare lo strumento attuale (PdF), consentendo una azione urbanistica più snella e veloce.Quarto ha tracciato tutto il cammino condiviso sin dalla scorsa amministrazione ed ha sottolineato i due aspetti principali del PUG: strutturale (la fotografia del territorio) e programmatico (lo sguardo al futuro). Il nostro Piano – ha affermato il sindaco - non è il migliore, ma sicuramente è uno strumento da cui partire.
E’ intervenuto anche il dirigente Luigi Traetta, RUP di redazione, che ha evidenziato la differenza sostanziale tra il PUG, strumento gestibile e modificabile rispetto alle esigenze che si verranno a creare, e l’attuale PdF.
Il consigliere Antonio D’Errico ha presentato un emendamento, successivamente approvato all’unanimità, inerente alla riduzione del lotto minimo da mq. 20000 a mq 10000 – contesto rurale della Murgia e delle Gravine.Vito Masi è intervenuto tecnicamente mettendo in luce alcune criticità sulle aree tematiche e disapprovando la riduzione del lotto minimo nei contesti rurali che a suo dire andrebbe invece ridotto a 5000 mq. Masi ha pure affrontato il punto relativo agli “interventi standard”. Il consigliere Mastrangelo ha espresso una forte posizione critica rispetto alle vedute dell’Amministrazione sul PUG che “chiude la città su se stessa, mancando di una prospettiva di sviluppo e sacrificando le legittime aspirazioni di un intero paese”. Mastrangelo ha toccato altri punti come la carenza di aree a verde attrezzato, la politica di valorizzazione della fascia a sud considerata estensione dell’area industriale, le criticità di Parco di Guerra e della collocazione dell’area mercatale. Un progetto fatto male – ha concluso Mastrangelo - mostra tutte le sue lacune. L’assessore all’Urbanistica Paolo Lepore è intervenuto replicando agli interventi, sottolineando come il PUG, strumento atteso da troppo tempo, vada incontro alle esigenze della Città, senza fare speculazione espansionistica. Nino Castiglia si aspettava un PUG più coraggioso e più evoluto con una idea di futuro e di sviluppo per Massafra. Non si parla di rigenerazione urbana o di spazi comuni – ha affermato Castiglia - ma solo di cemento, di volumetrie e di distribuzione di metri cubi. Raffaele Gentile, ricordando che il PUG nasce con un documento di programmazione della precedente amministrazione, ha lamentato una carenza quasi assoluta di standard e di servizi, oltre a non comprendere in quale direzione il Piano proietta lo sviluppo urbanistico della Città. Antonio Viesti ha fatto notare che sul punto i politici parlano da tecnici e i tecnici da politici. In questo momento storico – ha continuato Viesti - la possibilità di andare ad approvare uno strumento del genere non è da sottovalutare. Il consigliere Lattanzio ha evidenziato che l’approvazione del PUG ha l’obiettivo dello sviluppo e sostenibilità, mentre Bramante ha parlato di scelta di responsabilità e di nuova opportunità. Antonio Ciaurro ha sottolineato come il PUG, grande opportunità da non perdere, sia uno strumento di sistema che mira sia al governo equilibrato dell’edificazione e della organizzazione urbanistica del territorio, sia allo sviluppo socio-economico della comunità.
Il sindaco ha affermato che tutto quanto è migliorabile ed è nostro dovere farlo. Noi – ha concluso Quarto - abbiamo avuto il coraggio di portare il PUG in consiglio. Noi facciamo un altro tipo di politica.
Il sindaco ha relazionato sulla variazione al bilancio con applicazione dell’avanzo di amministrazione di circa 9 milioni. Nello specifico 8 milioni e 814 mila euro (sorte capitale + interessi di circa 1 milione) saranno utilizzati per estinguere il debito rinveniente dal lodo CISA. Questa amministrazione – ha continuato il sindaco - ha accantonato nel tempo più di 7 milioni di euro per evitare un dissesto finanziario. Inoltre l’avanzo vincolato rinveniente dal finanziamento “spese di investimento”, oltre ad un controcredito CISA sarà destinato all’intervento di riqualificazione del lungovalle Niccolò Andria mediante appalto integrato. Il Consiglio ha approvato all’unanimità.
Sempre il sindaco ha sottoposto all’attenzione dell’Assise cittadina il riconoscimento del debito fuori bilancio a favore della CISA (approvato all’unanimità dei presenti) in esecuzione della sentenza resa dalla Corte d’Appello di Roma. Tale sentenza, ha evidenziato Quarto, ha condannato il Comune di Massafra al pagamento in favore della CISA della somma di 7.778.668,47 euro oltre interessi che ammontano ad euro 1.036.000,66, per cui il totale del debito da riconoscere è quantificabile in euro 8.814.669,14. Sempre la sentenza ha riconosciuto a favore dell’Ente, da parte della CISA, un credito (ristoro ambientale) di 857.551,83 più 315.401,45 euro per un ammontare complessivo di €. 1.190.953,28.
L’Ente – ha concluso il sindaco – può finanziare il debito complessivo mediante la somma accantonata nel fondo rischi contenzioso dell’avanzo di amministrazione 2019. Il consigliere Ciaurro ha fatto notare che con tale riconoscimento si riduce ogni incertezza sulla maggiore gravosità del già rilevante e annoso debito del Comune, liberando una buona fetta di risorse da destinare a beneficio del territorio e della intera Comunità cittadina.
Ha fatto il suo l’ingresso in Consiglio Enza Castiglia, in sostituzione dell’assessore Rosa Termite. Il neo consigliere, nel suo indirizzo di saluto, dichiarando la piena disponibilità nel fare bene, ha enunciato una sua massima: “ le cose si fanno stando tutti insieme”.
Il consigliere Cardillo, nello spazio dedicato alle interrogazioni e interpellanze, si è soffermata sulla dirigenza del Piano di Zona, ora vacante, sollecitando l’importante nomina del coordinatore di Ambito.
Massafra, 18 novembre 2020