Aree tematiche
21/09/2018
Terra delle Gravine tra sharing economy e turismo esperienziale
“L’individuo che non onora la propria terra, non onora se stesso”. Con questa frase di Paulo Coelho, il sindaco Fabrizio Quarto ha chiuso il suo intervento di presentazione dell’attività del progetto “Terra delle Gravine tra sharing economy e turismo esperienziale” sostenuto dal MIBACT, che ha avuto luogo nella serata di ieri presso la masseria “Amastuola”.
Il sindaco Quarto ha parlato di come Massafra, in qualità di soggetto capofila, congiuntamente a 11 comuni (Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Montemesola, Mottola, Palagianello, Palagiano, San Marzano, Statte) abbia colto la sfida nel progettare una strategia di area, una forma di gestione che porti a far diventare realmente competitivo e “prodotto appetibile” il territorio delle gravine. E la presenza – ha continuato il sindaco – dall’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone e del direttore del Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, fornisce la misura dell’attenzione dedicata a questa Terra.
Dinanzi a sindaci, amministratori, consiglieri, operatori economici e turistici, la dottoressa Maria Rosaria Latagliata, dirigente del Comune di Massafra e Rup del progetto, ha tratteggiato le linee guida sulle quali si è sviluppato l’accordo di programma, definendo gli impegni, finalizzati a garantire il migliore utilizzo delle risorse finanziarie con una progettazione di “sistema nel tempo”.
Lucia Lazzaro e Maria Tramonte, coordinatrici del progetto, mirato a compiere interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale, hanno parlato dell’intenso lavoro che ha visto un processo partecipativo, con il coinvolgimento di circa 200 operatori culturali e turistici, di 270 studenti, 10 istituti scolastici, generando progettazioni esecutive nell’ambito del turismo, della comunicazione, del web, degli open data, della realtà virtuale, dei laboratori del fare, della valorizzazione di itinerari e beni culturali.
L’assessore Loredana Capone, nel corso di un coinvolgente intervento, ha fissato alcuni punti per il territorio che deve essere: conosciuto, condiviso e promosso. Occorre “narrare” i luoghi della comunità – ha continuato l’assessore – tenendo presente l’obiettivo che è quello di incrementare la ricchezza del territorio con un occhio particolare ai giovani. Capone ha parlato dell’importanza dell’elemento-valorizzazione del “cibo”, importantissimo per la Puglia. Altri punti toccati dall’assessore regionale sono stati quelli della destagionalizzazione, delle biblioteche di comunità, del bando delle “chiese Rupestri”, dei beni ecclesiastici con finalità culturale. Non so se finanzieremo tutte le progettazioni della “Terra delle Gravine” – ha concluso l’assessore Capone – ma ce la metteremo tutta per farlo.
Il direttore del Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, ha parlato di “operazione sorprendente e non usuale per questo territorio” e di come questo progetto stimoli energia positiva. Patruno ha affermato che la cultura in Puglia fa P.I.I.I.L.: Prodotto culturale e di qualità, Identità del nostro territorio (non solo memoria), Innovazione di processo di approccio di formazione, Industria turistica, Lavoro e occupazione. Altro argomento trattato dal direttore è stato quello della destagionalizzazione dei flussi turistici e dei prodotti di interesse di questa terra: cibo, natura, qualità della vita (lentezza), patrimonio culturale materiale e immateriale. In conclusione Patruno, rivolgendosi ai sindaci, ha dichiarato: occorre trarre le priorità di intervento, affinché questa programmazione dia buoni frutti.
Massafra, 21 settembre 2018