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Dentro l'Amministrazione

29/04/2015

Seduta Consiliare del 29 aprile 2015

In apertura di seduta il presidente del Consiglio ha dato lettura di una mozione a firma dei consiglieri Miccolis e Mazzarano con cui si chiede l’istituzione, nella misura del 50%, di parcheggi liberi nei pressi dell’ex Ospedale.

Il consigliere incaricato al Bilancio e Finanze, Antonio De Giorgio, ha relazionato sul “Rendiconto della Gestione 2014” sottolineando: che “il fondo cassa” sia di €. 14.542.673,55; che è stato effettuato un accurato riaccertamento dei residui attivi e passivi;  e che sarà destinata la parte non vincolante dell’avanzo di amministrazione, pari a €. 5.873.416,84, al finanziamento dell’eventuale debito nei confronti di CISA e di altri contenziosi in corso, ad oggi non aventi ancora i requisiti di riconoscibilità. L’avanzo di competenza – ha continuato De Giorgio – ammonta a più di due milioni di euro e per l’anno 2014 è stato rispettato il Patto di Stabilità Interno. L’avanzo di competenza ammonta a €. 2.178.737,82. Il risultato di amministrazione è di €. 15.689.079,76; il risultato economico di esercizio ammonta ad €. 2.053.419,41; il patrimonio netto è di €. 55.906.859,02. Il consigliere Ventura ha evidenziato il raggiungimento del “patto di stabilità” e la necessità di analizzare il “fondo per investimento”  per poter compiere azioni in tal senso. Inoltre Ventura ha chiesto di verificare i reali “crediti esigibili” e di rivedere i costi per i servizi “guardando” alle possibilità di introito. Il consigliere Cofano si è soffermato sull’avanzo di competenza, sul riaccertamento dei residui e sulla esigibilità del “ristoro ambientale” e dei debiti fuori bilancio che non possono essere trasformati in transazioni. Cofano (che ha poi abbandonato l’aula) ha sostenuto che la seduta non poteva svolgersi in data odierna, in quanto la relazione del Collegio dei Revisori sul punto andava consegnata 20 giorni prima.  Il sindaco Tamburrano ha affermato che tutti i debiti approvati (tranne 3) rinvengono sin dagli anni ’90. Se parliamo oggi di ristoro – ha continuato Tamburrano - che non è cosa discrezionale, lo dobbiamo solo a questo Consiglio. Vedremo se sarà possibile trasferire somme dal consuntivo al preventivo, dirottandole su alcune priorità. Tamburrano ha ribadito il concetto “pagare tutti per pagare in modo equo”. Pelillo ha richiamato l’attenzione dell’assise sulla mancanza dell’introito del “ristoro ambientale” ed ha presentato un emendamento (successivamente approvato 17 voti favorevoli e 3 astenuti) con cui si chiede di utilizzare l’avanzo di amministrazione solo dopo atto autorizzatorio del Consiglio Comunale. Miccolis ha esaminato alcuni indici in base ai quali, guardando i contributi versati per i permessi di costruire, si deduce che non si costruisce più e da cui si evince come il recupero dell’evasione fiscale non sia stato dirottato nelle tasche dei cittadini onesti che hanno sempre pagato. Baccaro ha espresso un giudizio negativo sul rendiconto ed ha ribadito, al pari di Cofano, il non rispetto dei tempi di convocazione della seduta. In questi anni, ha evidenziato Baccaro, è emersa la mancanza di fiducia del cittadino nei confronti dell’amministrazione. Baccaro si è soffermato anche sul conferimento di rifiuti nella nostra discarica e sull’accantonamento per far fronte ad una eventuale soccombenza sul lodo CISA. Giannotta ha sostenuto che, per quanto attiene il recupero dell’evasione, è stato sbagliato il metodo, ma non la sostanza, poichè sono state create le regole per il futuro. Con 17 voti favorevoli e 3 contrari, il Consiglio ha approvato il “Rendiconto della Gestione 2014”. Sul punto inerente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il consigliere Ventura ha proposto un emendamento (approvato) con il quale rimangono ferme le responsabilità dei soggetti che hanno determinato o concorso a determinare l’eventuale danno erariale,  anche solo in termini di colpevole omissione o ritardo, con maturazione di interessi o maggiori spese a carico dell’ente, che dovessero essere accertate dalla competente Procura della Corte dei Conti. Dopo una discussione vivace su “un debito per riconoscimento di mansioni superiori ad un dipendente”, la seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale.

Massafra, 29 aprile 2015

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