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25/04/2015

Celebrata la Ricorrenza del 25 Aprile 2015

“Il 25 aprile non è patrimonio di una fazione, ma di una intera nazione”. Con queste parole il sindaco Martino Tamburrano, stamattina, dinanzi a tanti cittadini, ha concluso il suo discorso commemorativo sull’importante appuntamento del “25 Aprile”, che quest’anno ha assunto un significato particolare, ricorrendo il 70° anniversario della Liberazione.

Il corteo cittadino, dopo essersi formato presso la casa comunale ed aver percorso Corso Italia, è giunto in Piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti.

Erano presenti: autorità civili, militari e religiose, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l'Associazione Carabinieri, la Sezione Combattenti e Reduci, la Sezione Invalidi e Mutilati di Guerra, la Società Operaia, l’ANMIL, l’Istituto Nazionale per la Guardia D'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, la Sezione della locale Protezione Civile;  rappresentanze: Croce Rossa Italiana, Gruppo MASCI, Istituto d’Istruzione Superiore Statale “C. Mondelli”, organizzazioni sindacali.

Il sindaco Tamburrano, nel corso del suo intervento, ha citato una dichiarazione rilasciata dal presidente emerito, Giorgio Napolitano, proprio sul 70° anniversario della Liberazione. Napolitano ha affermato di essere convinto che l’appuntamento odierno sia sentito dagli italiani senza alcuna distinzione di sorta e certamente non come punto di riferimento e patrimonio privilegiato di qualche singolo partito. E’ proprio così – ha affermato il sindaco - la nostra maturità ci sta portando a guardare il bene collettivo piuttosto che il colore. Stiamo puntando sulle buone idee e sul territorio, sostituendo bandiere e imposizioni. I valori della resistenza – ha continuato il sindaco – restano incancellabili, così come quella storia che va fatta conoscere sempre, soprattutto alle giovani generazioni. Tamburrano ha ricordato l’impegno delle Forze Armate nel combattere lo “schiavismo del ventesimo secolo, quello dei migranti che si imbarcano in viaggi della speranza alla ricerca di anelata libertà e i due conterranei marò che stanno affrontando una assurda vicenda che li sta tenendo lontani dalle loro famiglie e dall’Italia”.

Il sindaco ha salutato, in particolar modo, i membri della locale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che, oltre a rappresentare una significativa presenza nella odierna cerimonia, hanno dato vita ad una serie di iniziative per ricordare il 70° anniversario della Liberazione con il suo carico di valori incancellabili.

Proprio il vicepresidente della locale ANPI, signora Leo, in un incisivo intervento ha ricordato come il “25 Aprile” non fu resistenza armata, ma sociale con uno spirito che spinse tanti giovani, uomini e donne a non rinunciare al loro credo nella democrazia. Inoltre, il vicepresidente, si è soffermata sulla figura del massafrase-carabiniere Antonio Pagliari che sacrificò la propria vita, pur di non tradire i suoi valori di libertà e di giustizia. 

Massafra, 25 aprile 2015

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